IAA Mobility: Guida automatizzata e autonoma
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La tecnologia ZF rende possibili le funzioni di guida automatizzata e autonoma per un’ampia gamma di applicazioni
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Anteprima europea: il supercomputer ZF ProAI per veicoli dal Livello 2 al Livello 5
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Unità di controllo, software, sensori e attuatori per il veicolo software-defined e i nuovi concetti di mobilità
Monaco di Baviera. Con il motto “Next Generation Mobility. NOW.”, allo IAA 2021 ZF punta sulle funzioni di guida automatizzata, oltre che su altre innovazioni. Con il nuovo modello di supercomputer, ZF ProAI, la società offre già le fondamenta per la guida autonoma fino al Livello 5. Inoltre, il Gruppo sta puntando sulle nuove offerte per la mobilità – come i sistemi autonomi per le navette, per affiancare il trasporto pubblico.
Il cuore delle nuove architetture veicolari E/E, quali quelle richieste dalle funzioni per la guida autonoma, sono i computer ad alte prestazioni utilizzabili sia come computer centrali, sia come ECU di dominio o di zona. Ed è qui che entra in gioco ZF con il suo supercomputer ZF ProAI, che il Gruppo presenta per la prima volta in Europa in occasione dello IAA.
“Il nostro obiettivo strategico è quello di fornire tecnologia per la ‘Next Generation Mobility’,” spiega Torsten Gollewski, Executive Vice President Autonomous Mobility Systems di ZF. “Abbiamo già tutte le tecnologie necessarie per i veicoli e la mobilità di domani. Il nostro ProAI copre un enorme spettro di possibili campi applicativi per ogni genere di veicolo ed è idoneo per tutti i Livelli di guida automatizzata o autonoma.“
ProAI è attualmente il più flessibile e potente computer ad alte prestazioni per l’industria automotive. Con una potenza di calcolo maggiore, fino al 66%, ZF ProAI richiede il 70% in meno di energia rispetto al suo predecessore. Le capacità di Intelligenza Artificiale di ZF ProAI sono ottimizzate per il Deep Learning e rappresentano un fondamento importante per nuove e migliorate funzioni di sicurezza. Il computer consente una fusione a 360° di tutti i dati disponibili dai sensori, grazie a una GPU (unità di elaborazione grafica), inclusi i dati ambientali provenienti da telecamere, radar, lidar e audio pattern.
Inoltre, la nuova generazione è ancora più compatta e quindi richiede meno spazio di installazione: la piattaforma uniforme misura solamente 24 X 14 X 5 cm, quindi occupa meno spazio di un iPad. In linea con le richieste del mondo automotive, la parte interna high-tech è progettata per assicurare resilienza e affidabilità massime, anche in condizioni estreme, e offre meccanismi di sicurezza di ultima generazione contro le minacce informatiche. Grazie al design modulare, il supercomputer può essere dotato di varianti “system-on-chip” (SoC), cioè di processori di diversi costruttori, a seconda delle richieste del cliente. Può funzionare sia con software ZF sia di fornitori terzi. I connettori standardizzati e la possibilità di collegare insieme diverse unità di ZF ProAI ne garantiscono la flessibilità di installazione in quasi tutti i veicoli.
I computer ad alte prestazioni di ZF offrono una potenza di calcolo flessibile fino a 1.000 Tera-OPS, valore corrispondente a un quadrilione di calcoli al secondo. ZF si è già aggiudicata importanti ordini per ZF ProAI sia nel segmento autovetture sia in quello dei veicoli commerciali e industriali e lo produrrà in grandi volumi a partire dal 2024.
Sistemi autonomi a navetta
Oltre a ZF ProAI, il Gruppo offre già tutte le tecnologie necessarie ai veicoli autonomi e ai concetti di mobilità futuri. Ad esempio, il Gruppo è molto attivo nel mercato dei sistemi autonomi per navette. ZF ha acquisito il 100% delle quote della società olandese 2getthere, che vanta molti anni di esperienza nei sistemi autonomi per navette – come dimostrano i 14 milioni di passeggeri trasportati e gli oltre 100 milioni di chilometri percorsi in modalità autonoma. ZF sta attualmente sviluppando delle navette autonome per le città tedesche di Friedrichshafen e Mannheim, all’interno del progetto RABus. Con la versione più recente di ProAI, ZF sta ora aggiornando le navette autonome di 2getthere che da anni operano nel Rivium Business Park, vicino a Rotterdam.
“Un network di navette autonome ed elettriche disponibile tramite app può affiancare i servizi di trasporto pubblico locale già presenti nelle città, ma anche collegare meglio alle città le zone rurali,” afferma Torsten Gollewski.
Ciò rende la mobilità più sostenibile, contribuendo alla riduzione del congestionamento e delle emissioni e migliorando la qualità della vita delle persone.
Ulteriori informazioni sui sistemi autonomi per le navette e su quale sarà il ruolo di ZF in futuro saranno annunciate dal Gruppo in occasione dell’ITS World Congress di ottobre, ad Amburgo.


